Sfuma la festa del 26 (?): gli allievi si lamentano di “papà Booster”, un’occasione perduta

Erano diversi giorni che si parlava della festa del 26 e si capiva che, al di là della bella idea iniziale, in pochi avevano veramente voglia di impegnarsi per organizzarla e suonarci. Per prendere una decisione definitiva abbiamo deciso di convocare una riunione per mercoledì (scorso), al termine delle lezioni. Posto qui alcune impressioni personali su quell’incontro.

La decisione dev’essere degli allievi e per questo lasciamo volutamente la discussione a loro: Cristiana (che è quella che più si sta impegnando per questa cosa) presenta la situazione, poi alcuni interventi pongono al centro del dibattito il fatto che il progetto Booster non tutela gli allievi in caso di “fallimento” della serata, si fa addirittura esplicito riferimento (poi criticato da altri del gruppo) a Booster come un genitore: loro si impegnano per lui (?) ma se poi le cose vanno male… Io e Elisa interveniamo solo per dire che questa cosa se la devono togliere dalla testa, che questa è un’idea loro, noi stiamo cercando di facilitarla dando delle opportunità, ma devono essere loro a sfruttarle e a prendersi carico delle eventuali conseguenze positive e negative, sarebbe troppo facile e diseducativo se Booster facesse loro “da mamma”. Poi lasciamo a loro la decisione e abbandoniamo la riunione (il treno ci aspetta). Il risultato è davvero deludente, i ragazzi decidono comunque di non fare la festa.
Per me questa cosa significa che non sono “un gruppo”, non hanno veramente voglia di fare una cosa insieme, di dimostrare quanto valgono alla città, un vero peccato… Alberto avanza il dubbio che, come in tutti i gruppi, poche persone possano “bloccare la situazione”, sta a loro dimostrare se le cose stanno così o no.

Un pensiero su “Sfuma la festa del 26 (?): gli allievi si lamentano di “papà Booster”, un’occasione perduta

  1. Alberto

    Marco, i gruppi sono una roba delicatissima, le modalità di rapporto possono veramente fare la differenza. La mia era solo un’ipotesi, ovviamente, ma non sono proprio riuscito a identificare un problema “vero”. Quella della festa è un’idea che non è neanche nostra!

    Replica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.