Local Development Awards (e il progetto Booster al Ministero dello Sviluppo Economico)

Lungo workshop oggi a Roma, presso l’Unità di valutazione del Dipartimento politiche per lo sviluppo del Ministero dello sviluppo economico. Su iniziativa di Tito Bianchi, Mario Caputo, Alfredo Scalzo, Paola Casavola, Luca Murrau, lo stesso Tito e io abbiamo parlato di Booster: il DPS percepisce questo progetto e il suo approccio (con il ruolo centrale dato alla comunicazione) come molto innovativo, e si chiedono se e come sia in qualche modo replicabile. Come si possono intercettare soggetti interessanti e innovativi e farli crescere?

Abbiamo discusso per quasi tre ore, e – come era prevedibile – sono stati gli aspetti cognitivi a occupare il centro della discussione. Alla fine ho lanciato un’idea che sembra avere stimolato molto Tito: facciamo gli Awards dello sviluppo locale, in cui non si vincono soldi ma attenzione: arriva gente come Anna Natali e Tito, magari un sottosegretario sensibile, e spiegano alla gente del posto che il tal progetto è formidabile, bravi ragazzi, avanti così, poi si fa una festa in modo da dare ruolo, gratificazione e visibilità a chi ha fatto il progetto premiato. Mi sembra importante che questa cosa avvenga sul territorio e non a Roma, perché massimizza l’impatto di rinforzo sulla reputazione locale, e quindi rilancia il ruolo dei premiati sui progetti futuri.

L’altro pezzo del premio consisterebbe nel comunicare il progetto su una scena nazionale e magari anche europea, magari con formati accattivati tipo Design Squad. Mooolto carino…

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