Usa la Forza, Luke!


Grazie, grazie di cuore a Anna Natali, Margherita Russo e Giovanni Solinas per avere dedicato tempo, energia e passione a curare il volume “Distretti industriali e sviluppo locale – Una raccolta di saggi (1990-2002)” del loro e mio maestro Sebastiano Brusco, edito da Il Mulino. Tutte le volte che rileggo Bastiano vi scopro nuovi stimoli per le cose di cui mi occupo: domenica, sull’aereo che mi portava a Bari per iniziare la prima missione in Basilicata per il progetto Visioni Urbane, sono stato folgorato da una frase da lui pronunciata intervenendo al convegno di Artimino del 1992:

Deve cambiare in maniera radicale la maniera di fare un piano di sviluppo locale. Nel senso che prima un piano di sviluppo locale si faceva censendo risorse, adesso lo si fa censendo per un verso saperi, per un altro verso lo si fa censendo relazioni sociali, che è una cosa radicalmente diversa.

Incredibile. Negli ultimi anni ho lavorato allo sviluppo locale applicandovi l’idea che lo sviluppo sia innovazione in senso ampio (“guardare il mondo con occhi nuovi”, come dice Proust), e che l’innovazione avvenga nel contesto di relazioni. Ho preso questa idea da David Lane, e dal gruppo di scienze della complessità di Santa Fe. Stavo, appunto, andando a capire di quali saperi dispongano i creativi lucani, e in quali reti di relazioni fossero inseriti, per provare a individuare percorsi di sviluppo. Solo che l’articolo di Lane è del 1996 (io l’avrei scoperto qualche anno più tardi grazie a Tommaso Fabbri), e non si occupa affatto di sviluppo locale, ma di innovazione tecnologica: la trasposizione in termini di sviluppo locale è stata fatta dopo, emergendo da diversi contributi (tra cui, piccolo piccolo, anche il mio). E Bastiano lo diceva, in modo così elegante e sintetico, quindici anni fa!

Avete presente “L’impero colpisce ancora”? Obi-Wan Kenobi è morto nell’episodio precedente; nonostante questo, nei momenti chiave il suo viso compare in trasparenza per consigliare e incoraggiare Luke Skywalker: “Usa la Forza, Luke!”

A volte mi sento come l’apprendista Jedi Skywalker. Quando le cose si fanno particolarmente intricate e stimolanti, Bastiano mi parla attraverso i suoi scritti, i suoi allievi, o i miei ricordi delle cose fatte insieme, per aiutarmi a inquadrare i problemi e uscire dalle strettoie. E’ diventato software, che gira sui cervelli di tanti allievi, amici, e anche persone che non lo hanno mai conosciuto personalmente ma che sono entrate in contatto con il suo pensiero. Solo che invece che “Usa la forza” lui mi dice (con forte accento sardo): “No. Non hai capito.” 🙂

Dovunque tu sia, Bastiano, ti voglio bene. Il mio debito nei tuoi confronti – e in quelli di Anna, Margherita e Giovanni – continua a crescere.

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