Raccontare lo sviluppo: slide e foto

All’incontro della settimana scorsa di Visioni Urbane ho avuto uno strano mandato: io, uno straniero, avevo il compito di raccontare la scena creativa della Basilicata a Bruce Sterling, il nostro guru preferito. Questo è successo perché i creativi lucani non se la sono sentita di raccontarsi da soli, e hanno preferito un punto di vista esterno. Io avevo la relazione presentata a ottobre alla prima riunione fisica della scena, che era stata condivisa più o meno da tutti. L’ho un po’ arricchita e tradotta in inglese e il gioco era fatto. O no?

In realtà no. Sentivo che dalle mie slides mancava informazione, mancava la specificità della scena lucana. Andava bene per raccontare la scena ai lucani stessi, che hanno in testa i luoghi, le persone, le facce, i suoni: ma non per raccontarla a Sterling, che arriva da Austin e queste cose non conosce affatto. Allora ho chiesto ai creativi di mandarmi 3-4 foto ciascuno, scelte con l’unico criterio di volersi fare rappresentare da esse. Poi le ho inserite FRA le slides di contenuto: lista di punti importanti – foto – grafico – foto e così via. Volutamente, non ho inserito didascalie: volevo dare un’impressione estetica generale della creatività in Basilicata, un punto di vista sulla scena e non sulle singole iniziative. Mi sembra che questo trucco abbia arricchito la presentazione: certamente ho ricevuto parecchi complimenti da parte dei lucani stessi. Ecco le slides in questione:

2 pensieri su “Raccontare lo sviluppo: slide e foto

  1. Marco

    le foto sono belle e l’idea pure, secondo me però 12 foto senza didascalia “arricchiscono” ma non danno “un’impressione estetica generale” …
    forse poteva essere l’occasione per far fare una presentazione a un lucano, che raccontasse attraverso le immagini la scena creativa della sua regione (in stile Vito Teti in Calabria per cibo e cultura, giusto per far capire solo a chi era alla “scuoletta” estiva di sviluppo locale di Mimmo Cersosimo…) ?

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  2. Alberto

    Il problema era esattamente che i lucani non se la sentivano di fare questo. Ho detto “facciamo un video di 10 minuti”, e loro hanno calcolato che avrebbero avuto 20 secondi a testa! Cioè: nessuno si sentiva legittimato a tentare una sintesi, che avrebbe comportato scelte e al limite esclusioni.

    Tranne me, che vengo da fuori. E a quel punto io ho scelto, e ho scelto foto che si capisce non possano essere state scattate a Milano o a Modena. Esempio: concerto dei Lou Dalfin a Pisticci, palco uguale a tutti gli altri, ma il pubblico è incastrato tra le facciate delle case (anzi, delle lammie).

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