Ho scritto qualche tempo fa di come la rete stia dando prova di essere un formidabile strumento di generazione di commons. In quanto comuni, queste attività sono difficili da monetizzare e hanno quindi problemi di business model, pur contribuendo al benessere collettivo e alla competitività globale. Il settore pubblico ha l’occasione di intervenire per sostenere questo processo.
La settimana scorsa mi arriva Wired e mi trovo che un titolo di copertina con cui mi sento in sintonia: “The new new economy”. Nel pezzo forte della rivista, Kevin Kelly parla di socialismo riprogettato. C’è qualche forzatura, dovuta – immagino – al dovere di Wired di essere cool, ma il punto è esattamente lo stesso: wiki e web2 hanno una vocazione naturale alla produzione di beni pubblici.