La prima presentazione pubblica di Wikicrazia avverrà martedì 21 settembre alle 14.00 all’Urban Center di Milano (Galleria Vittorio Emanuele). L’evento fa parte della Social Media Week ed è condotto da Mafe de Baggis (anche su Facebook).
“A chi facciamo scrivere una prefazione?” Quando l’editore ha deciso di pubblicare Wikicrazia, mi ha fatto questa domanda, a cui non avevo assolutamente pensato. Mica facile: i giornalisti — quelli famosi, almeno — tendono a non avere né competenze né interessi sui temi di cui il libro si occupa; i politici sono di parte, in fondo è il loro mestiere, mentre io ci tengo molto al mio profilo di tecnico al di sopra delle parti.
La soluzione è stata una mossa laterale: la prefazione non c’è. Ci sono invece brevi testimonianze di persone che mi conoscono e che hanno scambiato con me idee e esperienze sulle politiche pubbliche al tempo della rete. Ne ho raccolte otto: una vera Legione dei Supereroi delle politiche pubbliche in rete. Sono davvero orgoglioso di potere ospitare i loro contributi sul mio libro, e di potere dire “Ehi, io con queste persone ci parlo! Sono i miei colleghi!“. Eccoli, in ordine alfabetico:
- Beth Simone Noveck. Insegna alla New York School of Law e dirige Peer-to-Patent, il “progetto madre” 2.0 dell’amministrazione federale americana (mi piace pensare che Kublai possa svolgere un ruolo simile in quella centrale italiana). È anche l’autrice di un libro sull’argomento, uscito nell’estate 2009, proprio mentre scrivevo Wikicrazia, e che si chiama Wiki Government! Insomma, seguo le sue orme. Adesso ha un incarico prestigioso (vice Chief Technology Officer) nell’amministrazione Obama.
- David Lane. Americano, probabilista, è membro del Science Board dell’Istituto di Santa Fe per lo studio dei sistemi adattivi complessi, dove è stato anche responsabile del programma di economia. Parlo spesso delle sue idee in questo blog, perché è uno degli scienziati che ammiro di più e con cui spero un giorno di poter collaborare. Da qualche anno vive e insegna in Italia, in particolare all’Università di Modena e Reggio Emilia.
- David Osimo. È uno dei più accreditati esperti europei di e-government 2.0. Ha lavorato per la Commissione Europea, e ora dirige una sua società a Bruxelles. Alcuni di voi lo conosceranno per la sua lectio magistralis al Forum P.A. di quest’anno.
- Filippo Solibello. È forse il più famoso del gruppo, perché da anni conduce Caterpillar, un programma radiofonico di grande successo su Radio RAI 3. Condivido con lui molta musica e la voglia di raccontare il mondo a partire dalle cose che funzionano invece che dallo scandalume vario.
- Gilda Farrell. Dirige la divisione Social Cohesion Research and Development al Consiglio d’Europa. Ha una mentalità internazionale e un approccio molto favorevole all’innovazione nella pubblica amministrazione.
- Giulio Quaggiotto. Lavora alla Banca Mondiale a Washington. Si occupa di sviluppo trainato dal settore privato, e scrive su uno dei miei blog pubblici preferiti.
- Marco Magrassi. Ex MIT, ex Banca Interamericana di Sviluppo, ex campione di windsurf, oggi è in forza all’UVAL al Ministero dello Sviluppo.
- Tito Bianchi. Anche lui ex MIT, anche lui componente dell’UVAL, è il mio referente per Kublai e mio coautore.
A tutti loro va un GRAZIE grande come una casa. E via, più veloci della luce! 😀