In un post precedente scrivevo:
Non sono lontani i tempi in cui, invece di andare a comprare una nuova lavatrice, compreremo un po’ di pezzi per 20 euro e faremo una festa in cui, con l’aiuto dei nostri amici, ce la costruiremo.
Qualche giorno fa ho trovato l’Open Source Washing Machine Project. Giuro che non l’ho fatto apposta 🙂
Ripensare il modello di sviluppo non è più solo un’idea, è una cosa concreta. 💡
durante un viaggio in the iu es éi, mi è capitato di visitare un museo dedicato alle antiche comunità degli shakers (quaccheri), che nell’800 avevano inventato un attrezzo molto simile a quello della foto. Bello, e bravissimi a suo tempo gli shakers, ma mi spieghi in cosa questo è innovazione?
Io veramente non ho parlato di innovazione. Secondo me il punto qui non è l’innovazione di per sé, ma la tecnologia permissiva: tutti sono abilitati a modificare, remixare, personalizzare etc. Il risultato di un assetto di questo tipo, in genere, è… un’ondata di innovazione, ma questa – hai ragione – è un’altra storia.
Come economista, poi, io ho molto, molto rispetto per il low cost. I grandi cambiamenti economici e sociali sono spesso prodotti da cose che diventano alla portata di tutti: nessuna Ferrari ha mai cambiato il mondo, mentre la Ford modello T e la Fiat 600 l’hanno cambiato eccome. Questa è innovazione? Non tecnologica, ma sociale credo di sì. Cosa accadrebbe in Africa se lavatrici DIY e low cost liberassero una parte significativa del tempo delle donne?
(Questo è un altro post. Grazie per avermi aiutato a mettere in fila le idee…)
ciao Alberto,
non so se ti arrivano le notifiche dei commenti, ma mi piaceva aggiungere questi elementi in risposta:
Nel caso te lo fossi perso, qui http://www.ted.com/talks/marcin_jakubowski.html
c’è la presentazione di un progetto per creare progetti opensource di trattori e altro hardware “grosso” per creare una civilità (http://opensourceecology.org/)
inoltre
ad agosto quando torno a Ferrara costruisco con i miei amici una lavatrice che va a pedali.
Si fa in un weekend a partire da una bicicletta, un barile e un po’ di ferro.
Quindi con un 100 euro te la cavi…e poi risparmi anche sulla palestra/bolletta
Se vuoi ti invito ^__^
(ho imparato a farla quest’autunno al mit mentre seguivo una classe interessantissima, il d-lab: http://www.youtube.com/watch?v=fgugnEwS7Xw )