(Dedicato a Vanz e a Gianluca Dettori)
Frugando negli hard disk è saltata fuori una traduzione che avevo fatto nel 2005 di un passaggio di Cryptonomicon di Neal Stephenson. Voilà, per il vostro ombrellone, con i complimenti di Contrordine Compagni!
Epiphyte Corp. è l’azienda hi-tech fondata dai protagonisti del romanzo Cryptonomicon dello scrittore cyberpunk americano Neal Stephenson. Sono i tipici imprenditori della Silicon Valley: passato nella cultura hacker, tecnofilia sfrenata, carriera fatta di uno startup dopo l’altro. Questo passaggio del romanzo riporta il “tipico” business plan che i fondatori di Epiphyte scrivono ogni volta che fondano una nuova società: non contiene nessuna informazione denotativa sull’impresa (ovviamente, visto che è generico, una specie di template), ma leggendolo vi fate un’idea piuttosto chiara di che tipo di investitore dovete essere per investire denaro in Epiphyte. Conclusione: il business plan è comunicazione, se il potenziale investitore non è in grado di capire davvero l’idea imprenditoriale la strategia migliore è comunicargli chi è l’imprenditore.
Il business plan di Epiphyte Corp. è alto circa due centimetri e mezzo, né molto né poco per come in genere vanno queste cose. Le pagine interne sono eleganti e trendy, grazie al programma di desktop publishing del portatile di Avi. La rilegatura è in carta ruvida, fatta a mano, di crusca di riso, spuntature di bambù, canapa selvatica e acqua cristallina sciolta da un ghiacciaio, lavorata da canuti artigiani che vivono in un tempio scavato nella viva roccia vulcanica e avvolto da nebbie perenni su qualche isola conosciuta solo dai viaggiatori più annoiati della costa ovest, quelli che fanno ginnastica aerobica e vestono in Spandex… [continua]
A volte le sensazioni tattili che la carta di crusca di riso dà sono utili tanto quanto i numeri…Parola di pubblicitaria.
ps/spam: se qualcuno avesse bisogno di una mano per impacchettare un business plan, sa dove trovarmi 😉