Wikicrazia a The Hub Milano e al Trendwatching Festival di Capri

Anche questa settimana sarò in giro per l’Italia a presentare Wikicrazia. Domani, cioè mercoledì 27 aprile, gioco in casa: non solo a Milano, ma allo straordinario Hub di via Paolo Sarpi 8, lo spazio di coworking per l’innovazione sociale di cui anch’io sono membro. Alle 18, così poi c’è tempo per l’aperitivo. La pagina Facebook è qui.

Sabato 30 invece sarò a Capri al Trendwatching Festival. Non so bene cosa aspettarmi, mi pare un evento dal carattere più mondano di quelli a cui sono abituato. La notizia, mi pare, è che la collaborazione in modalità wiki è stata promossa al rango di “trend”. Mi sembra un bel segnale. La pagina Facebook è qui.

Sempre a proposito di Wikicrazia, mi è capitato di recente che un editore americano abbia espresso interesse per il libro. Ovviamente io sarei molto contento di farglielo leggere, ma c’è il piccolissimo problema che l’ho scritto in italiano, e lui non sa leggere la nostra lingua. Ho tentato un approccio laterale, mandandogli links a vari materiali in inglese; alla fine però mi pareva mancasse l’idea centrale sottesa al libro e a un po’ tutto quello che faccio, cioè che Internet ci abilita a incidere sulla società personalmente, in quanto singoli cittadini, non solo in quanto rappresentanti di categorie o poteri più o meno forti. E allora ho fatto questo video (marcato “Shameless Self-Promotion Productions”!): facciamo che quest’anno il 25 aprile lo festeggio così. Se siete curiosi delle fonti, le trovate qui.

Un pensiero su “Wikicrazia a The Hub Milano e al Trendwatching Festival di Capri

  1. Francesco Introzzi

    E’ il privato da aprire: E’ tra le persone fisiche che devono cadere la ragioni della pura conflittualità socio-animale e dell’organizzazione sociale garantita da istituzioni-tabù.

    Vedi il mio sito http://www.koonylabss.eu

    E’ l’esere umano, le relazioni umnane, da mettere indiscussione come pregiudiziale di qualinque problema di organizzazione e gestione sociale.
    Cordiali saluti. Il vostro rimane un ottimo lavoro. Ma mi sembra ancora ancorato al principio di separazione tra Cesare e Dio come se Dio non fosse una assolutizzazione (celeste?) dello stesso potere (e della dimensione psico-culturale di Cesare.
    Se credete possiamo sviluppare il discorso, i progetti e i programmi socio-operativi.
    Cordiali saluti.
    Francesco Introzzi

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