Contrordine compagni è il mio blog. Non mi pagano per scriverlo e non ci guadagno niente. Lo scrivo nel mio tempo libero e riporta le mie opinioni personali; e queste non sono collegate in nessun modo ai punti di vista delle istituzioni e delle imprese con cui collaboro e ho collaborato in passato.
Nei primi anni 50 Giovannino Guareschi, emiliano e conservatore (ma molto intelligente) prendeva in giro l’eccessiva fiducia che gli sprovveduti comunisti dell’Emilia riponevano nei loro leader e nel loro partito. Pubblicava sul settimanale “Candido” vignette in cui, dopo avere impartito ai militanti istruzioni del tutto assurde (che essi prendevano invariabilmente alla lettera, non essendo possibile dubitare del partito), veniva impartito il “Contrordine compagni”. Ho deciso di chiamare così il mio blog perché mi identifico con gli ingenui e idealisti comunisti dell’Emilia, la mia terra, e perché anch’io devo imparare per tentativi, errori e contrordini. Che non è poi un cattivo sistema, nell’era digitale.
«Obbedienza cieca pronta assoluta. – Contrordine compagni! La frase pubblicata sull’Unità: “Bisogna che i compagni trovino in ogni sede rionale un asino accogliente che offra ad essi la possibilità di istruirsi a di divertirsi”, contiene un errore di stampa e pertanto va letta: “Bisogna che i compagni trovino in ogni sede rionale un asilo accogliente…”»
Immagine e didascalia: grazie alla Fondazione Mondadori.
grande guareschi sempre… abbasso i trinariciuti che sono usciti dal parlamento
caro alberto
ora non saprei più dire come sono finita sul tuo blog, guareschi mi pare un’immagine fantastica, e uno scrittore che ho letto, amato e che senza volere mi anche dato il nome (carlotta).
ti cercavo, però, e mi farebbe piacere riprendere dei contatti, e magari incontrarci. vedo che segui le mondine, e vorrei poterne scrivere, subito, ora, sul concereto americano, e poi quando hai il libro pronto
mi rimandi i tuoi contatti mail e cellulare e fisso?
ciao, care cose
carlotta mismetti capua
“tentativi, errori e contrordini” imparare dai propri errori e condividerte il risultato.
la società puo tornare sul cammino dell’evoluzione sociale abbandonando la santificazione dell’individualismo
Ci siamo conosciuti ai tempi dei Fiamma Fumana- quando ancora cantava Silvia- e ho i due primi CD autografati da tutti voi: siete stati un’esperienza non solo musicale che mi ha aiutato molto in un periodo difficilissimo della mia vita, e che anche ora mi consola in tanti momenti bui. Volevo sapere se è possibile restare in contatto tramite una mailing list. (a proposito, come mai il sito http://www.fiamma.org è chiuso?) o se è possibile contattarti via mail privata. A presto risentirci. Francesco Chiari
y
quel “ma molto intelligente” sembrerebbe intendere che, di solito, i conservatori non lo siano; un’ipotesi perlomeno stravagante…
“naive, idealist communists of Emilia”
nessuno degli aggettivi utilizzati si configura utilizzabile per la mia personale esperienza di comunisti emiliani, dal punto di vista lavorativo i comunisti emiliani (per me) sono sempre stati: settari, violenti, fascisti (che da li vengono); un nome per tutti: Pietro Valenti, dominattore indiscusso del teatro pubblico emiliano, comunista ma non ingenuo o idealista, semmai furbo, malizioso, tirannico e anche cialtrone e parecchio provinciale con la sua ansia di international. Guareschi conduceva una feroce battaglia personale contro l’ipocrisia dei comunisti, a suo tempo, oggi, forse, sono anche peggio.
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