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I vicini di rete e la forza dell’esempio

Bella storia della Befana: il blogger David Armano e sua moglie si prendono in casa Daniela, un’amica recentemente divorziata da un marito che la maltrattava, con tre figli e nessun mezzo di sostentamento. David fa un post in cui chiede donazioni per 5.000 dollari per prenderle un appartamento, e una mano per fare girare la notizia. In meno di 24 ore i social media raccolgono la storia e la portano all’attenzione generale, e l’appello raccoglie 12.000 dollari. David scrive un post di ringraziamento, in cui esalta il “buon vicinato” della rete. Per chi ha letto The virtual community è evidente l’eco del primo Howard Rheingold, quello “tecnoumanista-ottimista”.

Non credo che le comunità online siano intrinsecamente migliori (né peggiori) di quelle offline. Quelle online più spesso si aggregano su valori condivisi, e tendono a riflettere quei valori, tutto qui. Un social network di genitori di figli autistici sarà intriso di spirito di dono; uno che esalta la “purezza della razza” sarà un luogo triste e sinistro. Il blog di David, poi, è abbastanza neutro sul piano dei valori: parla di user experience design e roba così. Secondo me il motivo per cui la storia di Daniela ha funzionato così bene è David stesso: il “vicino di rete”, uno di cui leggi il blog, uno normale, né delinquente né eroe, che però un giorno sorprende se stesso e gli altri compiendo un atto di umanità, e mettendo se stesso e la propria famiglia sulla linea del fuoco. Il suo primo post si intitolava “Please help me help Daniela’s family”, ed era chiaro che – nell’attesa della generosità dei donatori – la famiglia Armano si era fatta carico del problema. Proprio la “normalità” di David fa scattare la molla dell’emulazione, e forse un po’ anche quella del senso di colpa (“perché io ‘sta cosa non l’ho mai fatta?”). E quindi si mette mano a PayPal.

Bravo David, bravi i suoi lettori. I social media vanno bene per il passaparola, ma ci vuole la forza dell’esempio per avere risultati così.

(qui sotto il video in cui un David visibilmente emozionato, raccolti i primi 7000 dollari in poche ore, ringrazia i suoi lettori)