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La strada per Malmö: riformare l’amministrazione dal basso

Come avevo già scritto, Public Services 2.0 ha lasciato un piccolo segno: si è formato un gruppo di persone – poche, qualche decina, da tutto il mondo – riunite intorno a David Osimo e Paul Johnston. Questo gruppo ha le competenze e la costanza per provare a portare la voce del popolo della rete nella discussione sull’e-government in Europa. Ci siamo chiamati, per scherzo, il “rowing committee”: non ci sono capi, più remi e fai fatica e più ti fai rispettare.

Abbiamo condiviso un processo collaborativo piuttosto articolato, discutendo su una mailing list, scrivendo insieme un blog e usando altri strumenti per l’editing collaborativo. Così abbiamo prodotto questa dichiarazione. Proprio in questi giorni sta ricevendo un ultimo giro di commenti anche molto qualificati (ci sono i responsabili di tutti i miei progetti preferiti, da Farmsubsidy a Patientopinion).

Abbiamo chiesto alla Commissione Europea di portarla alla conferenza ministeriale di Malmö, dove verrà presentata una dichiarazione dei ministri europei responsabili per l’e-government. Tengo a precisare che non ci hanno chiesto di partecipare: siamo stati noi a reclamare visibilità per un’iniziativa dal basso. Ma la Commissione, sportivamente, ha accettato, e il mese prossimo, a Malmö, questa piccola tribù globale stabilirà un piccolo precedente. Innovazione (incrementale, per carità) è anche questo.

C’è ancora spazio per dare una mano. Andate qui, leggete e commentate, aiutateci a fare girare la voce, e fate con noi la strada per Malmö.

UPD 13 ottobre – Oggi è l’ultimo giorno utile per commentare la open declaration. Da domani verrà messa online la versione finale, e si passa all’endorsement.

The road to Malmö: government reform from the bottom up

As I had noted before, Public Services 2.0 left a small legacy: a group of people – just a couple of dozens, from all over the planet, rallied around David Osimo and Paul Johnston. This group has the knowledge and the stamina to try and bring the voice of the Net People in the European policy debate on e-government. As a pun, we call ourselves “the rowing committee”: there’s no helmsman, the harder you row the more respect you earn.

So, we started a collaborative process (with quite a few steps, and some very healthy mistakes), coordinating on a mailing list, writing a joint blog, and using other tools for collaborative editing. This way we produced a draft declaration, which is now receiving a last round of very helpful comments (people from my favourite e-gov projects, from Farmsubsidy to Patientopinion, are right at the forefront) before settling down in its final form.

We asked the European Commission that our declaration is presented at the Malmö ministerial conference, alongside the declaration of European ministers responsible for e-government. Please note that no one offered us a place: we claimed it. And the Commission – fair play to them – accepted; so next month in Malmö our small global tribe will establish a small precedent. This is (small scale) innovation, too.

There’s still room to help out. Go here, read and comment, help us spread the word, and walk with us the road to Malmö.

UPD October 13th – Today is the last day to comment the open declaration. Tomorrow we go live with the final version and on to the endorsement phase.

Civic hacker manifesto: puoi dare una mano?

Il 19 e 20 novembre 2009 si terrà a Malmö un incontro tra i ministri europei competenti per definire la strategia dell’UE sull’e-government per i prossimi 3 anni.

David Osimo, che stimo molto, coordina uno sforzo per portare a Malmö la voce dei cittadini 2.0. Secondo me è abbastanza autorevole per farlo, soprattutto dopo che la sua Public Services 2.0, con un seminario di grande successo tenuto a Bruxelles in marzo, ha mostrato alla Commissione che in Europa c’è una nuova generazione di progetti di e-government molto avanzati e in contatto tra loro. In queste ore (e ancora per pochi giorni) un gruppo molto internazionale di persone che hanno a cuore il problema sta lavorando alla scrittura collettiva di un manifesto europeo dei “civic hackers”. Se lo avete cuore anche voi, unitevi al gruppo: basta andare qui e mettersi al lavoro.