Le politiche pubbliche user generated – come Kublai, tanto per guardarmi in casa – sono assolutamente marginali, poco più che un esperimento interessante. Per ora. Ma cosa succederebbe se diventassero una modalità normale e accettata dell’azione pubblica? Dopo tanto pensare, sento il bisogno di confrontarmi su alcune nuove idee che ho cominciato a elaborare a partire dall’estate.
Questa settimana il confronto comincia dall’Apegreen di stasera a Milano (al Subway, zona Turati, ore 19.30), a cui partecipo con Alberto Masetti-Zannini (The Hub Milano), Giovanni Petrini (Fa’ la cosa giusta!) e Filippo Solibello (Caterpillar).
Si continua giovedì sera con una cosa molto difficile: provo a mettere tutto in fila in una lezione online per Oilproject. Tenterò di capire perché le politiche pubbliche funzionano così male, e cosa possiamo fare noi tutti, armati d internet e buona volontà, per farle funzionare meglio. Il contesto è molto adatto a sottolineare la potenza della rete nel produrre beni pubblici: Oilproject è “una scuola virtuale – gratuita ed aperta a tutti – in cui si discute di attualità, Internet e Innovazione […] senza alcun fine al di fuori di quello della divulgazione libera dell’informazione. Con più di 9000 studenti, Oilproject è leader italiano nel campo del free e-learning.” L’ha fondata Marco De Rossi. A budget zero. Quando aveva quattordici anni. QED, immagino.