La riunione di lunedì e i successivi due giorni di consultazioni hanno visto finalmente delinearsi sia la proposta di festival che le linee guida dell’associazione. Entrambe verranno presentate martedì 27 alle 11.00 nella Sala Consiliare del Comune di Pescara, alla presenza di diversi esponenti della pubblica amministrazione e dei media. Questa scelta ci è stata suggerita dai nostri contatti “istituzionali” stessi, il momento è giusto per “giocare d’anticipo” e presentare la nostra proposta alla città. I buoni risultati di questi ultimi giorni di lavoro non possono però servire a cancellare le difficoltà e i problemi emersi nella progettazione partecipata.
Nonostante entrambe le proposte siano uscite dai gruppi di lavoro nei tempi stabiliti (meno di 2 mesi), è inutile negare che l’attività del Gruppo Progettazione Evento abbia avuto diversi problemi. Molti di questi sono già stati menzionati, altri lo saranno in seguito. Uno di questi è stato secondo me il fatto che all’interno del gruppo non si sia affermata e riconosciuta una leadership, una guida che “prendesse in mano la situazione” e cercasse di essere sintesi e interprete delle diverse proposte e anime del gruppo. Relativamente a questo punto, la nostra responsabilità di coordinatori di questo processo è stata quella di attendere forse troppo che questa sintesi si manifestasse autonomamente, lasciando che i lavori avanzassero per troppo tempo in modo lento e disorganico. Con la riunione di lunedì abbiamo proposto noi, di nuovo guida e non semplici coordinatori del processo, la nostra sintesi, che è stata subito accettata nelle sue linee generali (c’è chi poi ha detto: “non so se vi rendete conto che quello che dite voi, si fa”).
Per il futuro rimangono però tutti gli interrogativi legati al fatto che Booster “non è per sempre”, a fine settembre finisce, quindi l’associazione dovrà dotarsi di autonomi processi decisionali di discussione e deliberazione, e questo non potrà avvenire finchè i soggetti non si confrontano apertamente sulle idee e i progetti. Come suggerito da Paolo Verri (Torino Internazionale): “Chi va al tavolo di progetazione non si può permettere di lasciarsi dietro o davanti qualcosa di non detto grazie al quale lui è un po’ più furbo degli altri. Costruire una coalizione significa confrontarsi alla pari, facendo sì che ciascuno si tolga qualcosa della sua autorevolezza…”. Quello che è successo qui credo sia che nessuno si è esposto, non c’è stato il coraggio di criticare apertamente le proposte degli altri e di cercare una sintesi attraverso la discussione. Tutti hanno ripetutamente chiesto che fosse Booster a dare la linea e la sintesi. Ora l’abbiamo fatto, ma se si vuole veramente creare una coalizione credo sia il tempo di vedere “qualche litigata” alle riunioni.
Fortunatamente qualche segnale c’è: vedere l’ipotesi di programma “su carta”, giorno per giorno, ora per ora, che necessariamente taglia molte delle proposte pervenute, rende più facile e concreto il confronto. Ancora qualche settimana e tutto sarà più definito.