Il 2009 ci saluta con un ultimo regalo: il blog del mio amico e collega (di Kublai) Tito Bianchi, che finisce dritto nel mio blogroll. Aprendo il blog, Tito entra nella ristrettissima schiera dei funzionari pubblici italiani che affidano alla rete le loro riflessioni: e si tratta di un ingresso importante, perché il suo profilo è molto alto (lavora all’Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici del Dipartimento per lo sviluppo e la Coesione del Ministero per lo Sviluppo Economico), il che gli dà una prospettiva straordinaria sul sistema Italia. Il neonato blog si chiama, appropriatamente, “Sotto gli occhi di tutti”.
Come bonus aggiuntivo, Tito scrive in uno stile pulito ed efficace molto lontano dal burocratese – anche perché si è formato al MIT. Ha perfino una lista di parole vietate, gustosissima anche se non la condivido completamente. I primi post sono godibilissimi (il mio preferito è quello sul rugby come metafora di ciò che ci piacerebbe che l’Italia fosse). Ne propongo la lettura e il commento a chi segue Contrordine Compagni: i blog di questo tipo ci arricchiscono di informazioni e punti di vista a cui normalmente non abbiamo accesso, e potrebbero perfino aumentare il grado di trasparenza della pubblica amministrazione italiana.