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“Settemila persone che cantano”

Fuori Orario

Bellissima la cena del Fuori Orario sul progetto Di madre in figlia. Non se l’aspettava nessuno: il locale è stato preso d’assalto, è stata la cena-record negli annali del locale: 250 persone a mangiare! Franco e gli altri hanno dovuto usare tutti i tavoli e apparecchiare anche sui ballatoi. Le mondine hanno tenuto banco alla grandissima, cantando da sedute a tavola, situazione in cui danno veramente il meglio di sé. E la cosa bella era vedere la comunità che si stringeva loro attorno: c’era Cisco con Giovanni, c’era una nutrita delegazione dei Modena City Ramblers, c’erano Maurizio, Davide e Walter del Gruppo Padano di Piadena, c’era Graziano “Monduja” Magagnoli con Luciano Gaetani per i Paulem, c’era Marco Mainini in rappresentanza della Bonifica Emiliana Veneta ma anche – insieme ai “due Fabio”, Bonvicini e Vetro – delle Pive nel Sacco, c’era l’ANPI di Casalecchio, c’era La Grande Famiglia (capitanata da Checco), c’erano Valeria e Freddy del blog delle mondine, c’erano i ragazzi di Correggio Mon Amour e Rock in Rolo, c’era la signora sindaco di Gattatico e Beniamino Grandi, assessore provinciale di Modena, entrambi in veste di privati cittadini, c’erano le associazioni coinvolte nell’organizzazione del 25 aprile al museo Cervi. Assenti giustificati gli altri, Roberta e io rappresentavamo i Fiamma Fumana. Tutti hanno cantato; i musicisti hanno grattato le chitarre e dato fiato alle fisarmoniche e alle pive. Praticamente a tutti è venuto di cantare canzoni popolari, usare il dialetto, le arie folk.

Ma guarda che roba. Vent’anni fa andavo in Irlanda e invidiavo gli irlandesi che si trovavano nei pub a suonare e cantare canzoni che conoscono tutti e che nonni e nipoti possono cantare insieme; mercoledì vivevo, in Emilia, a casa mia, una serata molto simile a quelle dei pub irlandesi dei tardi anni ottanta, ma con molta più gente e con molti più derivati del maiale in tavola. Giovani e anziani che si riconoscono come attori della stessa storia, con le mondine a fare da simbolo vivente della gioa e del coraggio della nostra gente. Un sogno di vent’anni fa che si realizza…

E non finisce qui. Perché il Fuori Orario ha un capotreno, e questo capotreno è Franco Bassi, che è un visionario vero. E Franco – commosso a vedere il Fuori Orario pieno non solo di giovani, ma anche di anziani, tutti contenti perché “a’s chènta a tèvla”, si canta a tavola – appena realizza un sogno ne sogna subito uno nuovo. E quello che ha sognato è: “il 25 aprile al museo Cervi deve essere come stasera, ma 100 volte più grande. Il 25 aprile al museo Cervi portiamo settemila persone che cantano!”

Settemila persone che cantano. C’è qualcosa qui. Proviamoci. Chi viene a cantare con noi e con le mondine?

“Seven thousand people singing”

Fuori Orario

The From mother to daughter dinner at Fuori Orario was GREAT. No one expected it: the venue was practically stormed, and it set a record: 250 people eating dinner! Franco and his crew had to set every table available and bar counters upstairs, too. Mondine were in top condition: they sang a lot while sitting at a dinner table, which is probably their favourite situation for delivering a song. But the nicest thing was to see the community gathering to celebrate them: there was Cisco with Giovanni, there was a delegation of Modena City Ramblers, there were Maurizio, Davide and Walter of Gruppo Padano di Piadena, there was Graziano “Monduja” Magagnoli with Luciano Gaetani for Paulem, there was Marco Mainini representing Bonifica Emiliana Veneta but also – together with “the two Fabio”, Bonvicini and Vetro – of the Emilian pipers orchestra Pive nel Sacco, there was the Casalecchio Partisans Association, there was La Grande Famiglia headed by Checco, there were Valeria and Freddy of the mondine’s blog, there were the kids of Correggio Mon Amour and Rock in Rolo, there were the lady major of Gattatico and Beniamino Grandi, Head of Culture in the Modena provincial administration, and both had come as private citizens. Roberta and I represented Fiamma Fumana. Everyone sang: musicians strummed guitars and pumped air into accordions and bagpipes. Everyone found it natural to sing folksongs, speak and sing in dialect, play traditional tunes.

This is weird, I thought. Twenty years ago I would travel to Ireland and really really long for precisely this: that they gathered in the pub to sing songs and play tunes that everyone knew, that belonged equally to grandparents and their grandchildren, and that grandparents and grandchildren could sing together; I was experiencing something that felt very similar, except that there were a lot more people eating a great deal better, and that it took place in Emilia Romagna, in my home. Young and old people recognizing themselves as characters in the same story, with mondine acting as a powerful living symbol of the joy and the courage of our people. A twenty year old dream, come true.

And it does not end here. Because the Fuori Orario has a captain, and this captain is Franco Bassi, a true visionary. And Franco – who was moved seeing the venue full not only with young people, but with old people as well, flocking to the ancient call of “singing at the eating table” – is a man to dream a new dream as soon as he fulfills an old one. And what he dreamed last night was: “the April 25th show at Museo Cervi must be like tonight, only a hundred times bigger. Let’s bring there seven thousand people to sing together.!”

Seven thousand people singing. Hmmm. There’s something there. Who wants to join us – and mondine?

Alberto, Cisco e Giovanni in concerto a Pescara

Splendidi 40enni!
Come promesso, volevo raccontarvi questa faccenda del concerto con Cisco e Giovanni Rubbiani. Funziona così: da quando anche Cisco ha lasciato i Modena City Ramblers ogni tanto ci coinvolge, sia come autori di canzoni che poi lui rielabora e canta sia come musicisti. La cosa è nata abbastanza per caso, quando, il 25 aprile di quest’anno, ci siamo confessati a vicenda quanto ci faccia ancora piacere stare insieme, dopo tutti questi anni! Così ho deciso di coinvolgere Cisco e Gio in una fase del progetto europeo che, con la mia società, sto realizzando da circa due anni a Pescara. Succederà questo: prepareremo uno spettacolo insieme ai ragazzi del corso creativi di Booster. I ragazzi suoneranno con noi sul palco dell’Auditorium De Cecco, sabato 1 dicembre; e, nel corso di questo show, ci ricaveremo un piccolo spazio per suonare un po’ in trio acustico, Gio, Cisco e io. Suoneremo un po’ di vecchi pezzi dei MCR, un po di pezzi di Cisco, forse qualche cosa nuova e forse qualche cover, vedremo. Come minimo sarà una buona scusa per stare un po’ insieme. Per informazioni, scrivete a Marco Colarossi.