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Ciao Luca

Questa notte, in un incidente stradale, è morto Luca Giacometti, detto “Gabibbo”, bouzoukista e mandolinista dei Modena City Ramblers. Luca è arrivato nei Ramblers dopo che ne ero uscito, e non posso dire di averlo conosciuto bene. Nonostante questo, è sempre triste quando un compagno d’armi se ne va. Alla sua famiglia e al gruppo le mie condoglianze e quelle dei Fiamma Fumana.

Buon 25 Aprile

Io l’ho passato con dei vecchi amici: alla Casa dei Fratelli Cervi a Campegine, nell’annuale ritrovo organizzato dai miei amici del Fuori Orario (Franco avrebbe dovuto godersela, invece c’era tantissima gente e si è ritrovato a spillare birre per dieci ore). Al pomeriggio c’era lo Street Beat Festival: Cisco, Giovanni Rubbiani e io abbiamo anche fatto, fuori scaletta, cinque-sei pezzi “resistenti” – totalmente unplugged – all’inizio. Splendidi quarantenni? Certo che rispetto ai giovani ed energici punk che hanno suonato dopo sembravamo i vecchietti della scala quaranta. Divertente, però…

Io li odio gli italiani

Niente da fare, hanno ragione loro: il festival di Sanremo è veramente lo specchio del paese. E siccome l’Italia è un paese di merda, lo specchio di Sanremo raddoppia, appunto, la merda. Eccovi due (tra le tante, immagino, non ho avuto cuore di guardare tutto) perle italiane dall’Ariston.

Quella veramente grave è quella del voto politically correct alla canzone sui matti. Ma vi è mai capitato di vedere un matto in metropolitana o in giro per strada? Tutti a scansare, tutti a guardare con disgusto, tutti a inveire contro la legge Basaglia (che ha abolito i manicomi… in teoria). Ma poi tutti a votare la canzone, cellulare in una mano e fazzoletto nell’altra. Questa è l’Italia: invece di risolvere i problemi ci fai su le canzonette.

L’altra cosa è quasi simpatica, una cialtronata da Totò che vende la fontana di Trevi all’ignaro turista americano. Baudo solfeggia una canzoncina do-do-si-do-la e così via. Hunziker smiracola: “Pippo Baudo ha l’orecchio assoluto!” Vado al pianoforte, alzo il coperchio, suono il do: neanche parente. Baudo gorgheggia “doooo” ma sta cantando re. Poi intona la Marcia Turca, che è in la minore. Controprova pianoforte: niente da fare, sta cantando in tonalità di si. Una simpatica puttanata. Ma che bisogno c’era?

PER FAVORE FATEMI EMIGRARE. DOBBIAMO USCIRE DA QUI!