Tra pochi giorni chiuderò la fase collaborativa di Wikicrazia. Oggi rileggevo gli ultimi commenti arrivati (sono tanti e sono rimasto un po’ indietro nel rispondere) e pensavo che ormai questo blog ospita una specie di codice sorgente del libro che finirò di scrivere in luglio. Oltre alla bozza che ha innescato il processo, trovate qui una grande ricchezza di contributi alla discussione offerti da oltre venti wikicratici, e che partono da punti di vista diversissimi tra loro: funzionari pubblici, studiosi, cittadini interessati, giornalisti, esperti di tecnologie, italiani e non italiani. Ciò che trovate già ora sulle pagine di questo blog è in un certo senso più ricco di quanto non sarà il libro nella sua versione finale. Congratulazioni, wikicratici: abbiamo dato vita insieme a una discussione di livello stellare. Se ne esiste da qualche parte del mondo una più ricca e articolata su questo argomento, io non l’ho mai trovata. Sono particolarmente orgoglioso del fatto che non c’è l’ombra di un flame, a volte abbiamo dissentito ma tutti sono stati educatissimi.
A partire da questo materiale, ognuno può ricostruire una propria versione di Wikicrazia, magari proprio usando i commenti per mettere fortemente in discussione la tesi centrale del libro! Io, per conto mio, mi assumo volentieri la responsabilità di compilare questo codice sorgente in una mia sintesi, il libro che uscirà a settembre. Rifletterà i tantissimi spunti che i wikicratici mi hanno suggerito e le ulteriori idee che sono venute a me nel corso del processo, e quindi sarà più articolato della bozza che trovate online. Ma la discussione è servita a confermarmi che le politiche pubbliche wiki, al netto delle ingenuità e dei problemi irrisolti, sono proprio una bella idea.
Aspetto gli ultimissimi commenti, poi posto un resoconto finale, passo e chiudo. Wikicratici, ad maiora!