Il tour americano dei Fiamma Fumana coincide, quest’anno, con la crisi finanziaria che partendo da Wall Street sta investendo l’economia mondiale. In materia di finanza sono ignorantissimo, per cui non mi sento proprio di pontificare su posssibili soluzioni: per chi condivide con me l’impreparazione specifica e la voglia di capire segnalo questo articolo di Sandro Brusco che spiega quali sono i problemi del piano Paulson, naufragato giusto ieri. Come economista, mi interessa invece, e molto, la traduzione dell’andamento degli indicatori economici a livello della vita quotidiana delle persone. E l’occasione è ghiotta: la sera del nostro arrivo a Chicago, mercoledì, la televisione dell’albergo trasmetteva Bush a reti unificate che chiedeva 700 miliardi di dollari per comprare le attività finanziarie basate sui mutui casa; venerdì c’è stato il primo confronto televisivo tra McCain e Obama; ieri sera il piano Paulson è stato respinto dalle camere (hanno votato contro deputati di entrambi i partiti, ma in maggioranza repubblicani). Assisto dalla prima fila a un sussulto della storia economica americana e mondiale: certamente eventi di questa portata devono avere riflessi sulla vita di ogni giorno.
Sono a Vancouver: ieri siamo partiti da Seattle. Non c’è traccia dei miserabili in fila davanti ai pentoloni di minestra dell’Esercito della salvezza trasmessici dall’iconografia della Grande Crisi del 1929. Le strade sono piene di gente allegra e visibilmente benestante. I ristoranti alla moda sono pieni. Anche il nostro concerto di Seattle, nel suo piccolo, è stato un successo, con il teatro pieno. Nonostante questo, il nostro agente, Steve, ci racconta che il settore entertainment risente del nervosismo generale, ed è diventato più difficile riempire le sale. In effetti la spesa culturale è molto prociclica, cresce molto durante i periodi di boom e cala più della spesa aggregata durante le recessioni. Peccato, però. Certi consumi culturali (come il nostro tour Fiamma Fumana-Mondine di Novi, Di madre in figlia) possono dare un vero aiuto ad affrontare l’insicurezza finanziaria anni 2000: le mondine, per esempio, si sono fatte una guerra mondiale, la Resistenza, la ricostruzione, le legnate dalla Celere di Scelba ed eccole qua, sessant’anni dopo, indistruttibili e solari. Una meravigliosa dose di ottimismo per affrontare la revisione del bilancio familiare!
…concordo: e poi anche vedere questo bel ragazzo in foto mette buonumore! 😳 🙄 😀
Monica cara, non prendermi in giro… 😳
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