Conversare con i cittadini (non è poi così difficile)

Il signore qui sopra è Robert Gibbs, responsabile dell’ufficio stampa della Casa Bianca. Nel video lo vedete alle prese con una nuova esperienza: i cittadini che lo desiderano possono fare domande via Twitter (hashtag #1q) e lui risponde ad alcune con un video su YouTube. L’iniziativa è stata lanciata, con uno stile molto sciolto (“Something new: You take first crack.”) dall’account Twitter dello stesso Gibbs; se guardate il video, è evidente che Gibbs l’ha girato con la webcam del suo computer, invece che chiamare in causa le telecamere HD in dotazione allo staff presidenziale.

E cos’è successo di fronte ad un atteggiamento così aperto? Non molto. La gente ha fatto domande, che è suo diritto. Il responsabile dell’ufficio stampa ha risposto, che è il suo mestiere. Le reazioni sembrano in generale molto positive. Nei commenti al video ce n’è anche uno di un disoccupato che non riesce a trovare un posto di lavoro; è critico nei confronti del NAFTA, ma questo non gli impedisce di augurare al suo Presidente un fruttuoso viaggio in India e concludere il suo commento con un civilissimo “Truth~Peace~Love”. Ormai c’è una notevole massa di prove del fatto che la trasparenza e l’apertura, di per sè, non portano al disordine o ad atteggiamenti distruttivi da parte dei cittadini. Mi sento di dire agli amministratori pubblici che mi leggono e che incontro per lavoro che possono rilassarsi; se hanno voglia di trasparenza o di conversazione con i cittadini si buttino pure, non succede niente e anzi si costruisce fiducia.

(hat tip: Luca Perugini)

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